LULUA - Rep. Democratica del Congo

I Lulua (conosciuti anche come Bena Lulua) sono un gruppo etnico di dimensioni relativamente medie di circa 300.000 abitanti che vivono in villaggi insediati lungo la valle del fiume Lulua nella provincia centro-meridionale del Kasai-Occidentale, nella Repubblica Democratica del Congo. Sono considerati un'insieme di piccoli gruppi appartenenti in origine alla cultura Luba (come i Kondji e i Luntu) ma al di fuori della struttura politica di questa etnia, che nel 18mo secolo sono stati spinti ad emigrare da Ovest proprio dai Luba con i quali condividono ancora lingua, eredità matrilineare e struttura sociale basata su di un sistema castale che prevede nobili, guerrieri, uomini liberi, stranieri e schiavi. Il potere è gestito da capi con giurisdizione su alcuni villaggi che in tempi di crisi possono eleggere un leader comune, chiamato kalamba, giudice e leader di guerra.  

Alla fine del 19mo secolo la cultura Lulua ha subito delle profonde modificazioni: nel 1875 il re Lulua Kalambam ha introdotto nuove regole sociali e religiose, vietando il vino di palma, bevanda tradizionale Lulua, il fumare la canapa e bruciando una gran parte degli oggetti cultuali tradizionali. Nel 1888 sono state bandite le scarificazioni rituali che ornavano il corpo dei Lulua, pratica ritornata in auge negli anni 20 del novecento con motivi semplificati rispetto a quelli precedenti.

Le poche maschere Lulua conosciute sono realizzate in legno e indossate sul viso tenute in posizione da corde fissate nei fori sul bordo della maschera o attraverso il naso della stessa.

Le maschere Lulua presentano una notevole variazione di stili e mostrano influenze da parte dei vicini e dei popoli collegati. Condividono somiglianze con i Kete e i Mbagani che sono vagamente imparentati con i Lulua.

Le maschere Lulua, conosciute come mukishi , si caratterizzano per le elaborate scarificazioni del viso, gli occhi semicircolari socchiusi e una espressione generalmente serena che traspare nel viso a incarnazione dello spirito dei morti; esse sono rare e vengono utilizzate durante la circoncisione dei giovani ragazzi in una cerimonia nota come Mukanda. Le maschere sono anche indossate durante i funerali dei notabili, in pubblico durante le cerimonie per sopprimere le forze del male che potrebbero essere presenti nella comunità. Attualmente le maschere si esibiscono anche in eventi secolari o semplicemente per intrattenere il pubblico.