La popolazione Dan, conosciuta anche con il nome di Yacuba, vive nella parte occidentale della Costa d'Avorio e in Liberia.
Nella cultura Dan predominante è la società segreta Poro che regola vita religiosa, politica ed educativa della comunità. Nelle cerimonie si usano numerose maschere, utilizzate in
contesti differenti; le maschere sono gli spiriti
del bush e non i loro rappresentanti.
Numerose nella loro
diversità, le maschere Dan sono chiamate Guégo, "maschera testa".
Il
termine generale Glé (Gleu nel sud-ovest) indica l'intero personaggio che la indossa. Egli, il Glé, incarna la forza spirituale che vive nella foresta e che vuole partecipare
alla vita del villaggio.
Chi indossa la maschera e il suo
proprietario godono di uno status molto alto nella gerarchia del villaggio. La loro presenza, durante le cerimonie, risolve i conflitti che non hanno potuto essere
risolti dal capo del villaggio. Chi non rispetta le maschere commette un
grave crimine contro la sua società e la sua religione.
Le maschere di Dan hanno gerarchie e
funzioni differenti durante le cerimonie: alcune
sembrano solo intrattenere il pubblico, altre sono mute o possono essere parlanti.
La maggioranza parla e canta, le loro voci possono manifestarsi attraverso la
musica.
Generalmente
costruite in un legno molto duro, sono lucidate con le foglie di un albero simile a carta vetrata e poi tinte di nero con colorante vegetale (lattice, fuliggine
...).
Alcune fonti riportano che le maschere dagli occhi rotondi
incarnano uno spirito femminile, gli occhi a fessura uno spirito maschile.
Spesso, per le maschere funerarie la bocca è ampiamente arrotondata in quanto è
a maschera che canta le lodi del defunto anche se le maschere funerarie più vecchie hanno una bocca
normale o cucita.
"Le maschere Dan sono state documentate come l'incarnazione di almeno una dozzina di personalità spiritiche. Tra questi ci sono Deangle, che si avventura nel villaggio, proveniente dal luogo nella foresta dove avviene l'iniziazione dei giovani, per chiedere cibo alle donne; Tankagle e Bagle, che intrattengono con una serie di danze esteticamente gradevoli , scenette e mimi; Gunyege, la cui maschera è indossata dai campioni di corsa di corsa di una comunità nelle competizioni; Bugle, che storicamente guida gli uomini in battaglia. La maschera Zakpai, caratterizzata da una banda di colore rosso che copre la zona degli occhi; E' utilizzata per prevenire gli incendi nei campi, durante la stagione secca
Una volta separate dai contesti di performance, tuttavia, le forme delle maschere sono difficili da identificare. Le performance delle maschere Bete e Wee possono abbracciare la carriera di molte generazioni di portatori, contribuendo allo status sempre più sacro di questi oggetti. La vitalità di una mascherata può anche essere trasferita da una forma di maschera all'altra. Col passare del tempo, qualsiasi maschera Dan che si rispetti può eventualmente essere elevata alla categoria gunagle, la maschera che rappresenta un quartiere del villaggio, o gle wa, una maschera giudiziaria.
(vedi: Le arti dei Dan nell'Africa occidentale, Eberhard Fischer e Hans Himmelheber, 1984)
Maschera Zakpai, caratterizzata da una banda di colore rosso che copre la zona degli occhi; E' utilizzata per prevenire gli incendi nei campi, durante la stagione secca (collezione personale).
Maschera Deangle indossata dagli intermediari che tengono i contatti tra il villaggio e l'accampamento dei nuovi iniziati nella foresta (collezione personale).
Maschera Tankagle indossata in ruoli che hanno lo scopo di intrattenere e divertire il pubblico che assiste alla cerimonia.
Maschera Bagle indossata per intrattenere gli spettatori della cerimonia: mentre le altre maschere danzano, batte i musicisti con un bastone ricurvo e getta oggetti che trova lungo il percorso.
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